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A CARVACCATA DI VISTIAMARA (Geraci Siculo)

Questa antica tradizione si svolge ogni 7 anni la terza domenica di luglio. La prossima edizione si svolgerà quest’anno 2018, nella giornata di domenica 15 luglio.
Ogni anno, anche se in tono minore, i Pastori festeggiano l’evento sia con una cerimonia religiosa che con una manifestazione tradizionale che prevede suoni, canti e assaggi di prodotti tipici caseari di loro esclusiva produzione.
Geraci Siculo è un Centro delle Alte Madonie che vanta una storia e una tradizione millenaria. Il suo aureo passato di Capitale della Contea dei Ventimiglia, che racchiudeva tutte le Madonie e parte dei Nebrodi, ne fanno una Comunità ricca di usi, costumi e tradizioni che si tramandano oramai da secoli. Ogni sette anni, questo Paese ricorda una particolare manifestazione denominata “A Carvaccata di Vistiamara” (Cavalcata dei Pastori). Si hanno notizie della sua prima edizione a partire dal 1643. Ma si suppone che la festa si realizzasse anche prima, visto che la istituzione della Confraternita di riferimento e cioè del “SS. Sacramento è datata 30 novembre 1539.
Si tratta di una originale forma di ringraziamento e di eterna riconoscenza per il particolare segno di predilezione dimostrato da Dio verso i Pastori. E’ anche il riflesso di quel primitivo ordinamento patriarcale che reggeva le Comunità nomadi vaganti con i loro armenti per le selve della nostra Isola; ordinamento nel quale il più anziano è il più autorevole tra i pastori ed è al tempo stesso il capo, il consigliere, il sacerdote della Comunità intera
La manifestazione si articola in una grande sfilata di Pastori con i tradizionali costumi, montando cavalli riccamente bardati.
La sfilata, preceduta da un araldo trombettiere con stendardo, rispetta nei suoi particolari, quella lontana concezione di vita: sfilano prima i ragazzi, poi i giovani, quindi gli uomini maturi, infine i più anziani tra i quali spicca la figura del “Cassiere”. Ogni partecipante regge con la sinistra “l’offerta”. I più giovani offrono colombi, daini, cavallucci fatti di caciocavallo e pendenti da un cerchio di legno riccamente adornato con nastri; gli uomini offrono dei fasci di ceri; gli anziani i principali paramenti sacri. il Cassiere porta “L’Antisfera”.