È situata in bellissima posizione panoramica alle maestose vette del Monte Velino e delle Montagne della Duchessa, sul pendio di un colle boscoso che scende ripido sulla riva sinistra del fiume Salto le cui acque, più a valle, formano l’omonimo lago. Sulla sommità del colle è visibile il sito archeologico più importante tra i numerosi di cui è ricca la Valle del Salto, solo in parte di recente esplorato. È un’ampia area delimitata a Sud da un tratto di mura poligonali del II secolo a.C. lungo circa m 70 e alto fino a m 4. Verosimilmente trattasi dell’Acropoli con tempio sacro di Nersae, la capitale della Res publica Aequiculorum di cui parla anche Virgilio nell’Eneide. I Romani dopo la conquista del territorio degli Equi elevarono la città di Nersae a “municipium”, con il “forum” e altri edifici pubblici, ascrivendola alla “Gens Fabia”. Nei pressi di Nersae(odierna Nesce) troviamo anche la risorgente di piccolo fiume sotterraneo, Rottone, le cui acque si inabissano nell’inghiottitoio all’ingresso delle Grotte di Val de’ Varri[12].