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CHIESA DEI SANTI PIETRO E PAOLO APOSTOLI

La chiesa risale al periodo bizantino, anche se non si hanno fonti certe sull’anno della sua costruzione. La prima descrizione è dei primi anni del Cinquecento. Si trattava di un semplice edificio ad aula con tre altari all’interno, una piccola sacrestia e un campanile. La chiesa era dedicata a San Pietro. All’interno della chiesa era presente anche un cimitero. L’arcivescovo Pietro Antonio De Capua in visita nel 1540 criticò alcuni aspetti dell’edificio, tra i quali, in particolar modo, la presenza delle tombe all’interno della struttura e diede avvio ad alcuni lavori di rifacimento.

Nel 1608 l’arcivescovo Lucio De Morra chiese ai fedeli e al sindaco di impegnarsi nel rifacimento dell’edificio. I lavori cominciarono nello stesso anno. Venne rifatta la sacrestia, la pianta divenne a croce latina con una nuova facciata verso sud decorata con vari fregi. Questa facciata rappresenta l’entrata secondaria dell’edificio. Nel 1893 vennero costruite la torre dell’orologio, poco distante dalla facciata seicentesca, e il campanile a guglia ottagonale. Erano presenti 2 campane che nel periodo fascista vennero rimosse per essere rifuse: ne sono presenti tre.

La facciata principale del 1863 è a forma semipoligonale. La parte terminale di tale prospetto culmina con un fastigio scultoreo dedicato alla Gloria di Maria. Il ricco gruppo scultoreo (in pietra leccese) raffigurante la Madonna inizialmente non era posto all’esterno della chiesa, ma decorava l’altare maggiore consacrato all’Assunta in Cielo, insieme alle statue di San Pietro e di San Paolo. Nel 1863 quando venne concepito il prospetto principale si decise di collocare le tre stature sulla parte superiore della facciata e si completò l’opera con una serie di altre sculture raffiguranti vari putti. Sempre sulla facciata principale, poco sopra l’ingresso è presente lo stemma lapideo del comune di Zollino, eseguito in rilievo nel 1800. Rappresenta un sole raggiante e personificato sormontato da una corona, con ai lati due leoni e nella parte inferiore due ghirlande di fiori.

La chiesa è a forma di croce latina, sulla navata principale si aprono 5 altari minori (3 per lato); ma fino a metà dell’Ottocento gli altari erano nove. L’odierno altare maggiore, in marmo, fu eretto ne 1955 per volere del cav. Antonio Tondi. Gli altari laterali sono: Altare della Madonna del Rosario, Altare dell’Assunta, Altare di San Giovanni Battista, Altare di Sant’Antonio da Padova e Altare del S.S. Crocifisso. Questi altari presentano tutti elementi scultorio e vari dipinti.

Sulla volta sono presenti un affresco del 1925, raffigurante la Natività e due dipinti a tempera dedicati all’Ultima Cena e all’Assunzione di Maria e Trinità.

All’interno, anche una tela ad olio, del 1651, di cui non si conosce l’autore. Le figure rappresentate sono distribuite su tre livelli: in basso ai lati due gruppi di fedeli in processione dietro due sacerdoti e al centro tre scudi araldici e un’epigrafe con il nome di Doroteo Stiso, che la commissionò. Al centro, San Pietro, tra Sant’Antonio da Padova e San Domenico; in alto la Vergine con il Bambino tra San Francesco d’Assisi, San Carlo Borromeo e vari angeli.