Dalla tarantella come tradizione inventata ai soni a ballu dell’Aspromonte Greco, un percorso multiforme, fra antropologia, letteratura ed etnocoreologia, per definire le forme di un’importante espressione della cultura popolare qual è la danza in questo estremo sud della Calabria.
Ballo della festa per eccellenza, u sonu si lega ancora ai momenti principali della vita individuale e collettiva: battesimi, matrimoni, ricorrenze religiose e lavorative. La rota, nella sua dimensione pubblica, avviene in uno spazio reso circolare dalla disposizione degli astanti in cui chi guarda e chi balla sono l’uno indispensabile all’altro. Altrettanto importante il ballo domestico che è stato per secoli la forma prevalente con la quale la gente di montagna ha espresso la propria socialità.
Con un articolato corredo fotografico e, nel cd allegato, alcune sonati a ballu nel loro sviluppo integrale, il volume ci restituisce un’affascinante ricostruzione della cultura coreutica aspromontana. Particolarmente rilevante il percorso etnografico relativo alle comunità di Cardeto e della Valle del Sant’Agata dove la danza è ancora espressione vitale di un mondo che non ha inteso “spezzare il filo” con il proprio passato, sia pure nel quadro complesso e contraddittorio della contemporaneità.