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TENORES SAN GAVINO DI ONIFERI

L’Associazione Culturale Tenore San Gavino di Oniferi è impegnata da molti anni nella pratica e nella diffusione del canto a tenore, con la finalità di valorizzare il patrimonio musicale, letterario e linguistico della Sardegna. Il gruppo nasce negli anni ’70 e prende il nome del santo patrono di questa piccola località in Barbagia.

La loro prima pubblicazione, intitolata semplicemente Tenores S. Gavino “Oniferi” (1987) è una musicassetta. La formazione comprende i tre fratelli Francesco, Giovanni e Carmelo Pirisi – rispettivamente boche, contra e mesu boche – e il bassu potente di Pietro Paolo Brau. La scomparsa prematura di Brau spinge i fratelli Pirisi a cercare un sostituto, che viene trovato nel bravo Raimondo Pidia. Il 1994 vede l’uscita del primo lavoro in CD della nuova formazione: A s’omìne. L’album mette in evidenza la grande attenzione di Francesco per i testi: la maggior parte dei brani è costituita da poesie di Montanaru, autore desulese contemporaneo i cui componimenti vengono raramente utilizzati nel canto a tenore (si prediligono i poeti dell’ottocento Mereu, Mossa Murenu). Il successivo CD A s’indira (1997) conferma l’alta levatura del Tenore San Gavino: due solide voci gutturali, una mesu boche fantasiosa e una boche forte e mai ripetitiva, conferiscono al coro un timbro inconfondibile e affascinante. La fama del gruppo ha ormai varcato i confini della Sardegna e i quattro di Oniferi si esibiscono nel resto d’Italia e all’estero (Stati Uniti, Belgio e Svizzera).
Nel 1999 esce un CD per l’americana Music of the World, intitolato Poliyphonic Singing from Sardinia: l’album contiene brani estratti dai due lavori precedenti, più alcuni inediti. Nel giugno 2000 esce Su Banzigu, nuovo lavore del gruppo di Oniferi, ormai considerato tra le migliori espressioni della vocalità del centro-Sardegna.

Nel 2004 a Parigi l’UNESCO ha attribuito al canto a tenore il riconoscimento di patrimonio intangibile dell’umanità e Oniferi ha rappresentato la Sardegna esibendosi davanti alla Commissione. Già in passato ha avuto modo di sperimentare l’efficacia delle tecnologie interattive (p. es. nella mostra Abitare la Musica, acquisita al patrimonio della regione Sarda) e ora, forte di quella esperienza, vorrebbe esplorare la civiltà dell’immagine e veicolare il canto a tenore in combinazione con il linguaggio della video arte, avvalendosi della professionalità del regista multimediale Francesco Casu.
Ultimamente ha realizzato un progetto che prevede la proposta di brani cantati, accompagnati da partiture visive a tema e da sottotitoli nei quali si rappresentano i testi in sardo, italiano o inglese.

DISCOGRAFIA