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GROTTA DI SAN MICHELE

Altare principale-Grotta di San Michele (Cagnano Varano).jpg
Di Fiore Silvestro Barbato – Flickr: Cagnano Varano (FG), grotta di San Michele., CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=20369661

La grotta di San Michele è una cavità naturale sita su un’altura poco distante dal lago di Varano nel comune di Cagnano Varano.

Si tratta di una cavità di origine carsica, lunga 52 metri, larga tra i 6 e i 15,60 m ed alta fra i 3 ed i 7,20 metri[1].

Dietro l’altare maggiore, è presente una conca calcarea piena di acqua prodotta dal continuo stillicidio dal soffitto della grotta.

Tale acqua viene ritenuta miracolosa per la vista.

La grotta era abitata sin dal Paleolitico medio e superiore[1].

Numerosi reperti risalenti al paleolitico e al neolitico sono stati ritrovati negli spazi davanti all’ingresso o lungo il pendio sottostante[5].

Nel 1975[6] l’Istituto di Antropologia e Paleontologia Umana dell’Università di Siena svolse degli studi che portarono alla localizzazione di residui di un deposito contenente utensili del Paleolitico Superiore che permettono di documentare la pratica della caccia di un tipo di cavallo selvaggio, oggi estinto, che indurrebbe, inoltre, a pensare che, all’epoca, il territorio cagnanese fosse caratterizzato da praterie nelle aree pianeggianti che oggi costituiscono i fondali della laguna di Varano[5].

Al di sotto della pavimentazione della grotta sono sicuramente presenti altri reperti che potrebbero anche risalire al Paleolitico Medio, mentre non sono presumibilmente presenti reperti di epoca neolitica visto il ritrovamento di numerosi frammenti di ceramica lavorata all’ingresso della grotta[5].

La destinazione al culto micaelico risale al Medioevo mentre è molto probabile una sua destinazione ad altri culti in periodo paleocristiano[1].