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TOMBE DAUNE SUL MONTE SARACENO

Di PaoloLatino – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=8549935

Nella baia di Mattinata naufragò in seguito ad una tempesta Archita di Taranto (filosofo, matematico, politico, scienziato, stratega, musicista, astronomo, uomo di stato nonché generale greco antico), come ci riferisce il poeta Orazio “…Te maris et terrae numeroque carentis harenae / mensorem cohibent, Archyta / pulveris exigui prope litus parva Matinum / munera…” (Traduzione: “…Te misuratore del mare e della terra e delle immensurabili arene, coprono, o Archita, pochi pugni di polvere presso il lido Matino…“).Tombe Daune su Monte SaracenoTombe Daune su Monte SaracenoMonte Saraceno

Sul Monte Saraceno una necropoli di 500 tombe testimonia la presenza della civiltà dei Dauni, appartenente agli Iapigi (una tribù degli Illiri) di cui numerosi reperti sono conservati nel museo civico di Mattinata e in quello di Manfredonia. La necropoli di Monte Saraceno: dal Sellino Cavola una panoramica strada sterrata che apre la vista sulla Piana di Mattinata, conduce all’estremità del Monte nella cui roccia sono incavate le 500 tombe della necropoli dell’antica Matino. Le tombe, a forma di utero, rievocano il rito del ritorno alla vita prenatale. In esse i morti erano posti rannicchiati con gli oggetti a loro più cari. Coprivano le tombe lastre di pietra, le note “Stele Daune”, sormontate da teste, scudi e falli, secondo l’entità e l’importanza del defunto.