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CHIESA DI SANTA MARIA DI DEVIA

Devia. Facciata.JPG
Di ekphrasis – opera propria, GFDL, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=1760751

La chiesa di Santa Maria di Devia è un gioiello del romanico pugliese, in cui si custodiscono cicli di affreschi dal gusto bizantineggiante, datati tra i secc. XII e XIV. Si trova nel territorio di San Nicandro Garganico.

È a pianta basilicale, a tre navate absidate. Nel periodo successivo all’abbandono dell’abitato, l’edificio venne custodito dagli eremiti, che incontrarono difficoltà per mantenere in piedi una costruzione di siffatte dimensioni. Dopo la loro estinzione, la chiesa fu destinata a ricovero di animali fino al crollo della copertura, che rese l’edificio inutilizzabile per secoli.

Nel 1969 furono decisi i restauri, che hanno consentito il recupero dell’edificio e del ciclo di affreschi conservato all’interno.

Si presenta con linee semplici, le decorazioni sono limitate a pochi elementi.

La facciata è a salienti (suggerisce quindi la ripartizione interna in navate) e termina in alto con un campaniletto a vela aggiunto più tardi[1]. In corrispondenza del campanile, più in basso, si apre una piccola finestra circolare sovrastata da una croce (leggermente spostata rispetto all’asse longitudinale) segnata nella muratura.

Il portale ad arco è leggermente incassato nel piano della muratura e presenta tre conci di pietra rossastra.

Nei prospetti laterali si aprono alcune monofore e delle finestre circolari.

Le absidi sono decorate con degli archetti ciechi cui si aggiungono, nell’abside maggiore, delle costolonature verticali; su ognuna si apre una monofora.

Le tre navate interne sono divise tra loro mediante colonne circolari prive di basi e terminanti con capitelli cubici. La presenza di un pilastro nella campata a sud, vicino al presbiterio, fa pensare che la scelta di utilizzare le colonne avvenne in fase di costruzione, quando dalla parte absidale ci si muoveva verso la facciata.