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CINTA MURARIA

Di NicoPRom – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=58141428

Nel 1292 Teodisco de Cuneo maestro dei balestrieri, uomo d’armi, provvede Vico di un organizzato sistema di difesa con una cinta muraria guarnita di circa venti torri. Questa la descrizione che se ne fa nella “Relazione d’apprezzo del Feudo di Vico”: “La maggior parte di essa che forma il pieno di detta terra sta racchiusa da mura ad uso di fortelizio, ripartito di quando in quando da torri rotondi e quadre, mercé dei quali mura non si permette altro ai cittadini, che l’entrare ed uscire a detta terra per una sola porta, della quale ne tiene il dominio la Casa Marchesale, e questo ad oggetto di impedire qualche incursione dei Turchi che per l’addietro si dice essere giunti fino al recinto di detta terra, per la qual causa nacque l’uso di farsi eleggere dal Barone una persona sotto nome di Camberlengo, affinché invigilasse all’apertura e chiusura di detta porta, e di camminarsi la notte con suoi Giurati e Soldati e ritrovando persone fuori delle loro case da due ore di notte in avanti dopo li tocchi della campana, può quelli carcerare, e n’esigge la pena la Casa Marchesale ducati 6”.