Festa de lu focu (28 dicembre). Ha preso avvio nel 1980 (edizione n° 42 nel 2021), seconda tra le grandi feste popolari del Salento dopo la festa de lu mieru di Carpignano Salentino, con l’intento di recuperare la precedente esperienza delle focare di sant’Antonio abate, che negli anni settanta erano pressoché scomparse. Si svolge nella spianata Lumardu, un crocevia di tratturi e antiche strade del Salento non lontando dagli antichi puzzieddhi degli Ursi, che permettevano le soste di uomini e animali, e dal menhir Sant’Anna, anch’esso antico luogo d’incontro. L’accensione della grande focara, che resta accesa per tutta la notte, è un retaggio della ancestrale della festa d’inverno o del solstizio, che segna la fine e l’inizio del ciclo annuale della natura. Oltre alla degustazione dei cibi della tradizione popolare, la festa si connota per la musica spontanea dei tamburelli che accompagna i danzatori di pizzica e per un’atmosfera goliardica segnata da antichi riti liberatori.