La chiesa madre di Santa Maria dei Martiri risale alla prima metà del XVI secolo. Esigenze di culto determinarono nei secoli nuove fasi costruttive che hanno portato alla configurazione planimetrica attuale. Presenta una facciata molto semplice, sormontata da una cuspide triangolare e impreziosita da archetti pensili a forma di conchiglia, tipicamente cinquecenteschi, che definiscono il contorno della chiesa anche sui lati. Sull’architrave della porta maggiore è inciso un motto in latino con la data 1541. L’interno si presenta molto ricco, soprattutto se confrontato alla sobrietà esterna. Ospita alcuni altari barocchi, dei quali il maggiore e i laterali della Madonna del Rosario e di San Pantaleone, furono scolpiti dall’artista leccese Giuseppe Cino. Numerose sono le tele di pittori salentini come la Madonna del Rosario, sull’omonimo altare, dipinta tra il 1788 e il 1789 da Oronzo Tiso. Di particolare pregio artistico è la statua argentea di San Pantaleone, protettore del paese e festeggiato il 27 luglio. Il pavimento musivo fu realizzato nel 1876.