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BASILICA MADONNA DELLA COLTURA

Di Lupiae – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=11763879

La basilica santuario della Madonna della Coltura fu ricostruita tra il 1913 e il 1942 su progetto dell’architetto Napoleone Pagliarulo. Sorge su una precedente chiesa degli inizi del XVII secolo, a sua volta sorta sulle rivine di un’antica cappella del XIV secolo. Negli anni ’70 del secolo scorso, la Basilica viene consolidata ed ampliata con le cappelle laterali dall’Impresa Gaetano Leopizzi di Parabita, che realizza anche il campanile. Al suo interno è custodito un affresco bizantino dell’XIXII secolo raffigurante la Vergine col Bambino. L’icona proviene dall’ingresso di una laura basiliana, già esistente nel territorio di Parabita in contrada cultura (che in greco significa pane). L’iscrizione in greco, presente sull’affresco, invoca appunto Maria come la portinaia, custode della laura. Dal luogo del ritrovamento ha preso il nome di Madonna della Coltura. Il tempio fu elevato a santuario mariano diocesano il 15 maggio 1949 dal vescovo Francesco Minerva e innalzato a basilica minore il 1º settembre 1999 da Giovanni Paolo II