Folk Maps

MURA MESSAPICHE

GFDL, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=2021485

Oltre al ritrovamento di asce di bronzo, monete, vasi e tombe del periodo messapico esposte nel Museo Archeologico Nazionale di Taranto,sono state recentemente messe in evidenza le antiche mura di cui, nei secoli, si erano perse le tracce[21]. Dal 1991 al 2001 successive campagne di scavo hanno portato alla luce tratti della cinta muraria messapica nella loro parte settentrionale in località “Quattrare”, “Rangali”, “Convento”, e “Fontanelle”.

La base delle vecchie mura risalenti all’VIIIVII secolo a.C. è costituita da un doppio filare di blocchi squadrati di carparo delle dimensioni di m 1,60 x 0,70, quelli esterni disposti di traverso e quelli interni per lungo. Tra le due fila vi è un possente muro a secco dello spessore di circa 3 metri per un totale di oltre 6 metri. Con la siccità dell’anno 2000 una larga spaccatura nel terreno ha fatto intravedere una seconda cinta muraria verso settentrione tra le località “Mega” e Via delle Miniere risalente al IVIII secolo a.C.Queste doppie mura si osservano in tutte le grandi città messapiche come Manduria, Vaste, Ugento e Muro Leccese e si possono spiegare o con una città in espansione o come migliore difesa dopo le guerre con la vicina Taranto. Infatti la tecnica difensiva delle doppie mura permetteva di intrappolare gli assalitori tra due muraglie e colpirli dall’alto con giavellotti, frecce e fionde.

Nel 2011 è stata individuata la porta nord della città ed una strada che correva interna e parallela alla seconda cinta muraria. Altre due strade partendo dal nord e dal sud delle “Quattrare” confluivano all’odierno incrocio tra Via Machiavelli e Viale Italia dove corre la prima cinta muraria.