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CASTRUM DI MONTALTO

Di Christian Giordano – Christian Giordano, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=87322048

Il castrum di Montalto, detto anche Trivento, (frazione Paterno Sant’Elia), che sorge sulla montagna omonima nel complesso dei monti Lattari, era una fortezza posta a presidio della Repubblica di Amalfi nel suo versante settentrionale. Del castello e dell’annessa cappella dedicata a santa Caterina (frazione Paterno Sant’Elia – Sant’Arcangelo) resta ben poco, ma il sentiero che lo raggiunge offre spunti paesaggistici e storici notevoli.

Storia

Edificati presumibilmente ai tempi del ducato di Amalfi, la fortezza di Montalto fu scenario di un’aspra battaglia nel 1127: i Normanni, capeggiati dall’ammiraglio Giovanni, assaltarono il fortilizio, difeso dal castellano Giovanni Sclavo con un’ampia guarnizione di arcieri e balestrieri, in un primo momento i Tramontani riuscirono a difendere l’ormai ultimo baluardo difensivo su cui il Ducato di Amalfi riponeva le sue speranze di sopravvivenza dopo la capitolazione delle fortezze di Capri e Li Galli, successivamente i Normanni raddoppiarono gli effettivi, fu allora che il castello cadde in mano nemica nonostante la gagliarda resistenza dei cittadini di Tramonti. La capitolazione, seguita da quella della vicina fortezza di Ravello a monte Brusara, segnò la resa di Amalfi ai Normanni ed il declino dello splendore della Repubblica marinara. Negli anni successivi Tramonti passò dai Normanni agli Svevi e il suo castrum venne inserito, da Federico II, nella lista dei “castra exempta”, ai castelli che venivano inscritti in questa lista la nomina del castellano spettava prettamente al sovrano. Durante il regno di Federico II in caso di attacchi il castello avrebbe dato protezione alle città di Tramonti, Maiori e Agerola. [11] Nel 1349 Giovanna I d’Angiò donò il castrum al suo siniscalco Nicola Acciaiuoli. Nel 1422 durante la guerra fra Alfonso V d’Aragona e Luigi III d’Angiò, la regina Giovanna II di Napoli ordinò a Luca di Treccia e ad Artaldo de Luna di riconquistare Tramonti, i due riuscirono a prendere e saccheggiare il castrum. Successivamente alla morte di Alfonso V d’Aragona, Eleonora Orsini si ribellò al nuovo re Ferdinando I di Napoli riuscendo a muovere contro di lui Tramonti, nel 1460 re Ferdinando riuscì a riottenere pacificamente l’obbedienza dei casati di Tramonti, tranne che di quello di Cesarano che dovette conquistare con la forza, espugnando la fortezza di Montalto, nel 1461 il Re emanò un privilegio da cui tenne fuori proprio Cesarano per via della resistenza opposta al sovrano, per tale evento il castrum di Montalto fu abbandonato in favore di quello di Santa Maria la Nova, la cui costruzione fu iniziata per volere di Raimondo Orsini intorno al 1457.