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PALAZZO DELLA PREFETTURA

File:Napoli 2010 -Palazzo della Prefettura- by RaBoe001.jpg
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Napoli_2010_-Palazzo_della_Prefettura-by_RaBoe001.

Il Palazzo della Prefettura, già Palazzo della Foresteria, è un palazzo monumentale di Napoli, ubicato in piazza del Plebiscito, nel quartiere San Ferdinando. Attualmente nel palazzo ha sede la Prefettura di Napoli.

Il palazzo fu eretto sul terreno ricavato dal preesistente convento di Santo Spirito, sorto nel 1326. Il convento era stato costruito dai monaci basiliani, frate de Nidicolis e dai confratelli Gregorio, Giovanni e Lazzaro, acquistando un primo lotto da Landolfo Caracciolo, a cui si aggiunse quello donato da Margherita Maranella. Nel 1448 fu ceduto ai Domenicani.

Ferdinando I ebbe l’idea di edificare un fabbricato per poter ospitare i forestieri che venivano a visitare la corte borbonica. Il palazzo della Foresteria fu realizzato nel 1815 dall’architetto neoclassico Leopoldo Laperuta (1771–1858), sull’area del convento del Santo Spirito a seguito del concorso per la sistemazione complessiva della piazza.

Nel 1890, su progetto di Antonio Curri e la partecipazione di 43 collaboratori tra scultori e pittori, al pian terreno dell’edificio fu realizzato il Caffè Gambrinus.

Il palazzo si estende tra via Chiaia, piazza Carolina, piazza Trieste e Trento e piazza del Plebiscito. La facciata principale è caratterizzata da due registri: uno basamentale in bugne listellate con mezzanino e botteghe, nel quale si apre il portale in piperno, fiancheggiato da coppie di semicolonne tuscaniche che reggono una trabeazione che riemerge nella chiave di volta sporgente; invece, il registro superiore della facciata è caratterizzato dalla presenza dell’ordine gigante, enfatizzato nel centro da una lieve sporgenza dei setti murari conclusi da una timpano.

Sulla facciata posteriore vi è un altro portale che prospetta su via Chiaia; esso è meno monumentale, ma è di notevoli dimensioni. All’interno della facciata su piazza Trieste e Trento c’è l’ingresso al Caffè Gambrinus, storico bar napoletano facente parte dei locali storici d’Italia.

L’interno è caratterizzato da un piccolo cortile.