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GIUSEPPE DI CONSOLI

CC BY-SA 3.0, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=4630145

Rotonda può vantare una scuola di maestri scalpellini, tradizione di cui si può avere una prima documentazione testimoniata dal portale del santuario della Madonna della Consolazione risalente già al 1574. All’interno del santuario possiamo trovare una statua marmorea raffigurante Dio Padre, realizzata da Antonio Di Jacovo, detto “Sanzetta”, nato a Rotonda nel 1776. Oltre all’opera del “Sanzetta”, il santuario ospita anche un’acquasantiera con forme romaniche datata 1843. Altre opere degli scalpellini locali si trovano in tutto il paese, come stanno a testimoniare i numerosi portali presenti sulle facciate delle abitazioni. Opere degne di nota sono soprattutto due portali, quello di palazzo De Rinaldis (XVIIXVIII secolo) e quello di palazzo Amato (XVIII), tutti e due realizzati in marmo. Ancora oggi a Rotonda è presente uno scalpellino tuttora in attività, Giuseppe Di Consoli, allievo di due degli ultimi scalpellini rotondesi dell’inizio del 900, Carmine Nogaretto e Giuseppe Bianco.

Giuseppe Di Consoli si avvicinò all’arte scultorea verso la fine degli anni 50, osservando i due scalpellini rotondesi (C. Nogaretto e G. Bianco), all’opera all’aria aperta sotto ulivi nei pressi di Rotonda. Da quegli insegnamenti con l’aggiunta di un breve periodo passato al nord Italia, stando a contatto con scultori lombardi, l’ultimo scalpellino rotondese ha appreso i segreti di questa antica tecnica, avvalendosi dell’utilizzo di pietra locale, ottima per le sculture. In tutto il paese sono presenti sue opere come le numerose fontane da cui sgorga acqua freschissima.