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CHIESA CATTOLICA GRECA

La Chiesa cattolica greca di rito bizantino è una Chiesa sui iuris nell’ambito della Chiesa cattolica, che fa uso del rito bizantino in lingua greca, antica e moderna. È diffusa in Grecia e in Turchia.

Anche se tentativi di ricomporre il Grande Scisma (1054) tra cristiani greci e latini erano stati posti in essere nel tardo medioevo tramite il concilio di Lione (1274) e quello di Firenze (1439) le prime conversioni greche al cattolicesimo non si verificarono che alla fine del XIX secolo, durante l’occupazione ottomana, con la creazione di una chiesa cattolica sui iuris creata appositamente per i greci cattolici di rito bizantino. Furono così costruite chiese cattoliche nel villaggio di Malgara in Tracia e, prima della fine del secolo, a Costantinopoli e a Calcedonia, in Turchia.

Molto meno numerosi erano in quel periodo i cattolici di rito latino, che formavano la maggior parte della popolazione in alcune isole greche (come Rodi) e che per la maggior parte erano discendenti di quei venezianigenovesipisani ed amalfitani che si erano stabiliti su quelle isole per fini legati al commercio.

Nel 1907 un prete nativo della Grecia, padre Isaias Papadopoulos, che aveva contribuito a costruire la Chiesa in Tracia, fu nominato da Roma vicario generale per i cattolici greci all’interno della delegazione apostolica di Costantinopoli e nel 1911 gli fu data la consacrazione episcopale stabilendo in tal modo un nuovo ordinamento per i cattolici greci, che più tardi sarebbe diventato un esarcato. In questo modo fu fondata la Chiesa cattolica greca di rito bizantino. Nel 1922 era vescovo dei greci cattolici mons. Calavassi.

Dopo il conflitto armato tra Grecia e Turchia, in seguito alla “Catastrofe dell’Asia Minore“, i cattolici greci traci si rifugiarono in Macedonia mentre la comunità di Costantinopoli emigrò ad Atene insieme al proprio vescovo e all’Istituto religioso delle Sorelle del Pammakaristos, fondato nel 1920.

Nel 1932 il territorio dell’Esarcato greco-cattolico di rito bizantino fu limitato unicamente allo stato greco e separato dall’Esarcato apostolico di Costantinopoli creato per i cattolici residenti in Turchia. A causa della continua emigrazione e dei frequenti incidenti che avevano come bersaglio i greci, la comunità in tale esarcato si è tuttavia ridotta notevolmente, tanto che l’ultimo prete greco cattolico, morto nel 1997, non è mai stato sostituito.

Le autorità religiose ortodosse greche, anche quelle che hanno sempre avuto buoni rapporti con i cattolici latini, hanno visto di cattivo occhio una Chiesa cattolica greca di rito bizantino.