La chiesa madre di Santa Caterina d’Alessandria anch’essa di origine bizantina ma ampliata o, probabilmente, ricostruita ex novo sotto la baronia dei Bronzuto (1634). Conserva numerose opere (tele del Seicento e Settecento, fonte battesimale in alabastro del Cinquecento, altare in marmo da attribuire allo scultore Palmieri del XVIII secolo, acquasantiere in marmo bianco del XIX secolo, un ciclo di affreschi di Alfonso Metallo, uno organo a canne del 1880, un coro ligneo del Seicento, una Madonna in pietra del Cinquecento, la statua della Santa patrona in legno di epoca rinascimentale o precedente), una reliquia della santa di Alessandria e una cripta dove si trovano, tra le tante sepolture, tre preti mummificati seduti su una panca e ricoperti di paramenti sacri d’oro.