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BIRRA DI POLLINA (Pollina)

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“Pulina” e “Ayub”, come la principessa normanna e il visir arabo dal cui amore ostacolato dai due popoli in guerra nacque Pollina, ai piedi del castello su un pizzo di montagna in cui i due innamorati furono costretti a scappare, come narra la leggenda sulle origini del piccolo paese sulle Madonie.
Una bionda e una bruna: oggi sono due birre artigianali, le prime alla manna, prodotto identitario di Pollina, un vero tesoro prodotto dalla corteccia dell’Orniello dalle molteplici proprietà che trova adesso un nuovo uso, dopo essere già valorizzato in ambito dolciario, cosmetico e farmaceutico.
Come spiega l’ingegnere Orazio Amenta, responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Pollina, che ha seguito il progetto, si tratta infatti di un’iniziativa istituzionale di promozione territoriale che proseguirà con un avviso pubblico per la costituzione di una start up che metterà in mano a giovani madoniti un’idea di impresa e il birrificio in comodato d’uso gratuito.

Nei prossimi mesi una serie di ristoranti selezionati del territorio permetteranno di continuare a degustare gratuitamente “Pulina”, bionda, di stampo belga, più tradizionale che incontra facilmente il gusto di tutti e “Ayub”, una birra Bock come quelle che venivano prodotte dai monaci nei conventi medievali, nutriente, poco schiumosa e a bassa fermentazione, destinata ai palati più esperti.
Lo step successivo di questa virtuosa sperimentazione di promozione territoriale del comune madonita, che passa dall’esaltazione delle eccellenze locali, sarà l’utilizzo nella produzione della birra di un grano antico scomparso e recuperato di recente, la Maiorca di Pollina, che sostituirà il malto utilizzato attualmente con un altra preziosa materia prima del territorio.