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SCLAFANI BAGNI

Tutto pronto per l'Estate Sclafanese - MadonieLive.com
EX STABILIMENTO TERMALE SCLAFANI BAGNI - 06-10-19 - YouTube

Il primo riferimento certo a Sclafani risale alla “Cronaca di Cambridge”, nella quale si cita un episodio del 938 nel quale, nel contesto delle lotte fra varie fazioni musulmane per il controllo della Sicilia, Halil (uno dei signori della guerra) riuscì a sottomettere le rocche di Caltavuturo, Collesano e Sclafani. Alcuni labili indizi permettono tuttavia di supporre l’esistenza anche di una precedente fase bizantina. Dopo la conquista normanna (1060-1091) viene introdotto in Sicilia il sistema feudale e Sclafani viene assegnata inizialmente a Giordano, figlio del conte Ruggero e successivamente alla sorella di costui Matilda e alla figlia Adelasia e a molti altri. Nei documenti medievali il toponimo è documentato come Scafa e Scafana/Sclafana.
Dall’epoca normanna a quella aragonese il territorio di Sclafani appare punteggiato di “casali” (piccoli agglomerati rurali), caratterizzati da insediamenti aperti, privi di mura, abitati da poche decine di persone, il cui ricordo si trova nella toponomastica di alcune contrade. Nella prima metà del XIV secolo il feudo è in possesso di Matteo Sclafani, che detiene uno dei domini economicamente e strategicamente più importanti di tutta la Sicilia. Il centro abitato di Sclafani si amplia e viene costruita la cinta muraria e rimaneggiato il castello.
Nel Cinquecento e Seicento la contea di Sclafani viene lentamente smembrata attraverso le vendite di fondi e terreni. A differenza degli altri centri delle Madonie la popolazione non sembra aumentare in modo significativo, a causa soprattutto della nascita di nuovi abitati nel territorio.

Da visitare: Castello Grande, Castelletto, Chiesa Matrice, Chiesa di San Filippo, Chiesa di San Giacomo.