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CHIESA MADRE

Militello (CT). Chiesa Madre S. Nicolò - SS. Salvatore (XVIII-XX sec.).jpg
Di Gimalgi73 – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=35993045

La chiesa madre di San Nicolò e del Santissimo Salvatore sorge a Militello in Val di Catania.

Primitiva chiesa madre e principale luogo di culto cittadino patrocinato dalle famiglie Barresi – Branciforte è la basilica di San Nicolò il Vecchio.

Il lungo sciame sismico noto come Magnus Terremotus in terra Xiclis danneggia parzialmente il monumento che sarà in più riprese oggetto di lunghi cantieri di lavoro di ingrandimento e perfezionamento. Il polo monumentale fu totalmente distrutto dal terremoto del Val di Noto del 1693, progressivamente spogliato a partire dal XVIII secolo dei materiali da costruzione, degli arredi e delle opere d’arte, per la costruzione e abbellimento della nuova matrice.

Nel lungo frangente della ricostruzione fu la chiesa della Madonna della Catena a ricoprire le funzioni di chiesa madre, in seguito dalla chiesa di San Sebastiano. Il 6 dicembre del 1721, dopo 28 anni trascorsi dal tragico evento, fu posta la prima pietra della nuova fabbrica.

Edificio dal profilo ampio e slanciato, edificato a partire dal 1721, in sostituzione dell’antica matrice (oggi detta San Nicolò il Vecchio), aperta al culto nel 1740. Nel 1750 fu completato il primo ordine della facciata, progettato dall’architetto Girolamo Palazzotto, mentre nel 1765 furono realizzati il secondo ordine e il campanile con cupolino in stile orientale dal celebre architetto catanese Francesco Battaglia.

Sul finire del XIX secolo, fu ingrandita con la costruzione del transetto e dell’abside, nel 1904 fu sopraelevata la cupola su un alto tamburo con finestroni, prima opera in cemento armato della Sicilia orientale, alta 30 metri, il cui plastico per la sua originalità ricevette il primo premio all’Esposizione Internazionale di Parigi del 1900.

Dopo il sisma del 13 dicembre 1990, altrimenti noto come terremoto di Santa Lucia, la chiesa è stata sottoposta a lunghi lavori di consolidamento strutturale e restauri.

Il 28 giugno 2002 il monumento è stato inserito da parte dell’UNESCO come patrimonio dell’umanità nella prestigiosa World Heritage List.