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PALAZZO BENEVENTANO DEL BOSCO

0634 - Siracusa - Palazzo Beneventano del Bosco - Foto Giovanni Dall'Orto, 22-May-2008.jpg
Di Giovanni Dall’Orto – Opera propria, Attribution, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=4254832

Il Palazzo Beneventano del Bosco è sito in Piazza del Duomo nell’isola di Ortigia a Siracusa. È considerato uno dei più bei palazzi della città.

Prima di essere acquistato dalla famiglia nobiliare Beneventano del Bosco, questo palazzo era un sito quattrocentesco, fatto costruire dagli Arezzo, altra nobiliare famiglia che in seguito fece costruire l’adiacente Palazzo Arezzo della Targia, e aveva ospitato tra le sue mura importanti organi giuridici e amministrativi come la Camera Reginale di Siracusa, il Senato della città e la Commenda dei Cavalieri del Santo Sepolcro. Il palazzo fu infine distrutto dal violento terremoto del 1693. Venne poi riacquistato e ricostruito nel 1778 dal barone Guglielmo Beneventano, passando così di proprietà a questa famiglia nobiliare.[1]

I Beneventano furono un’antica casata nobiliare di SiracusaModica e Lentini. Essi possederono numerosi feudi e nelle citate città occuparono sempre posizioni di primo piano.
Si chiararono Beneventano “del Bosco” perché avevano un vasto feudo tra Siracusa e Floridia; nelle attuali Contrade Case Bianche, Benali, Rigiliffi-Tivoli e Capo Corso, zone che in quel tempo mostravano un folto bosco di macchia mediterranea, da quei luoghi deriva l’appellativo della famiglia Beneventano.[2]

L’architetto dell’attuale palazzo fu il siciliano Luciano Alì. La sua facciata si divide in tre ordini i cui lati sono delimitati da pilastri a gradoni. Il portale d’ingresso è di forma arcuata e si presenta inquadrato da quattro colonne, due per ogni lato, in stile corinzio; il tutto sorregge un balcone riccamente lavorato.

Ai lati del portale principale vi sono sei portoni più piccoli tutti arcuati, divisi tre per ogni lato e sopra di essi vi sono altrettanti balconcini cinti da lavorate inferriate bombate in ferro battuto. Il balcone posto sopra il portale è anch’esso racchiuso da un parapetto bombato di dimensioni più estese. Al centro della facciata vi è la già citata lapide commemorativa del re.

Queste sei aperture laterali sono sormontate da timpani di forma semicircolare. La trabeazione, in stile merlato, cinge la parte superiore della facciata e presenta al centro un lavorato timpano triangolare. Il terzo piano del palazzo è composto da delle formelle poligonali che delimitano tutti i balconi. Tali formelle sono sormontate da dei frontoni fregiati con elaborate figure floreali scolpite in bassorilievo. Infine il frontone centrale corona la facciata del palazzo ed è delimitato da due pinnacoli a sfera, che sono anche posti sui lati esterni della facciata.

Il palazzo è caratterizzato da un elegante cortile interno con elementi in stile barocco. Oltre l’ingresso vi è un atrio composto da una volta con stucchi e da qui si aprono altri due portali che giungono infine all’interno del palazzo. Proseguendo dritti invece ci si trova di fronte ad un cancello in ferro battuto, recante nella sua cima lo stemma nobiliare dei Beneventano. Oltre il cancello si vedono eleganti finestre vetrate e un porticato a tre arcate. Delle statue poste sul terrazzo vengono viste dal basso verso l’alto creando un effetto di profondità.

La pavimentazione del cortile è data da un elaborato acciottolato bianco e nero, che lo fa sembrare un tappeto disegnato sul pavimento. Proseguendo per i due portoni laterali a quello centrale ci si immette in un altro piccolo cortile, caratterizzato da una fontanella pensile con mascheroni e una balaustra fiorita e traforata del terrazzino.