La Chiesa Matrice di Grumento Nova si trova sulla parte nord del colle su cui sorge il paese. Fu costruita nell’anno 1118 su un preesistente tempio pagano e consacrata a Antonino di Apamea (Siria), il cui culto venne importato in Saponara da Guglielmo d’Altavilla, suo Feudatario, o, secondo un’altra ipotesi, dalla Francia dai monaci cistercensi al seguito di Ildebrando di Soana, divenuto poi Papa con il nome di Gregorio VII[8].
La prima ristrutturazione del 1561 fu attuata dall’arciprete Bernardino Giliberti. Nel 1604 venne costruita, sulla destra, dalla famiglia Cotino, una cappella dedicata al SS. Crocefisso. A questa data risalgono le pitture parietali nella botola a destra, all’interno della chiesa. Nel 1609 venne completato il campanile di tre piani. Bernardino Cioffi, primo arciprete mitrato di Saponara, vi fece collocare una grandissima campana. Nel 1635 invece, l’arciprete Giovanni Francesco Danio fece eseguire l’ampliamento del braccio destro della chiesa con la costruzione di tre nuove cappelle.
A quell’epoca la chiesa aveva le seguenti caratteristiche architettoniche:
- la facciata di stile romanico rivestita in opus reticolatum;
- la navata fiancheggiata da una doppia fila di tre cappelle più piccole;
- il soffitto costituito da tavole corniciate;
- il coro, a pianta quadrata, della stessa larghezza della navata.
Quest’ultimo accoglieva sedici sedili grandi di noce e quattordici piccoli, destinati ai sacerdoti del Capitolo. Al centro c’era l’altare maggiore costituito da cinque nicchie di legno contenenti a sinistra le statue di S. Paolo e S. Stefano e al centro in alto S. Michele Arcangelo e in basso un armadio con il corpo di S. Giovenzio. Le cappelle erano sotto lo jus patronato delle famiglie nobili del posto, che avevano il diritto di farsi seppellire lì. Il terribile terremoto del 16 dicembre 1857 rase al suolo la Chiesa che venne ricostruita negli anni successivi. Oggi la facciata è di stile neoclassico, con campaniletto a vela e la chiesa presenta le seguenti caratteristiche architettoniche: pianta a croce latina, asse trasversale lunga 22 metri, navata larga 13 metri, abside semicircolare, campanile a base quadrata. Si ignora il nome del suo architetto.